Papa Francesco: Un infermiere mi ha salvato la vita

(ANSA) - ROMA, 30 AGO - "Papa Francesco sottolinea una cosa che ribadiamo da tempo, ovvero che gli infermieri fanno la differenza tra la vita e la morte. E questo è vero non solo in ospedale ma anche a casa del paziente, in termini di prevenzione, monitoraggio e cure domiciliari. La pandemia ci vede ancora impegnati in modo molto importante ma in Italia mancano tra i 50.000 e i 70.000 infermieri e ora la carenza si fa sentire soprattutto nelle strutture pubbliche e nelle Rsa, dove si rischia il tracollo". Così all'ANSA Nicola Draoli, consigliere del Comitato Centrale della Federazione Nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi).

Il Papa, commenta Draoli, "con il suo messaggio ci ricorda che i problemi di salute oggi impattano in una popolazione anziana e isolata, non riguardano solo la diagnosi, la fase acuta della malattia, ma anche il post ricovero". E questo è ancor più vero alla luce del Piano nazionale di ripresa e resilienza. "La riprogettazione del Servizio Sanitario Nazionale - sottolinea il consigliere Fnopi - prevede una grande necessità di infermieri. Come da anni denunciamo, però, la coperta è corta: il paese si confronta già da prima del Covid con un deficit importante di questi professionisti. Ne mancano in Italia da 50.000 a 70.000 per far fronte a tutte le necessità.

La carenza si vede oggi nelle strutture private e rsa, dove assistiamo a un vero e proprio svuotamento, perché il servizio sanitario pubblico ha assunto di più negli ultimi mesi, provocando una fuga di personale dalle strutture private. Stiamo ragionando col Mur per aumentare il limite dei posti a bando per i corsi di laurea". Ma accanto ai numeri, conclude Draoli, "serve una riqualificazione formativa che metta gli infermieri in condizioni di affrontare le nuove sfide della sanità e percorsi di specializzazioni per aree che vanno ripensati e inquadrati contrattualmente per sfruttare meglio le loro potenzialità". (ANSA).