Care colleghe e cari colleghi,
sono Mariotti Loredana
Infermiera, Coordinatore fino all’anno scorso della Terapia Intensiva dell’Ospedale Galliera di Genova, da un anno coordino il secondo livello di intensità di cura.

Nell’immaginario del politico medio, l’infermiere è ancora di figura ancillare rispetto al medico, operaio tuttofare le cui mansioni spaziano dalle pulizie alla somministrazione dei farmaci. Qualche rara e illuminata eccezione c’è, ma è poca cosa a fronte di una diffusissima, scarsa e approssimativa conoscenza degli infermieri.

L’Infermiere, in virtù della sua specifica visione professionale, ha nelle sue corde la capacità di osservare il cambiamento della società e di poterlo anticipare. Tuttavia, questo privilegio, lo utilizza spesso in maniera specifica e senza avere la forza di incidere realmente, se non nel caso singolo.
In questo frangente storico, dove ogni professione attraversa il suo periodo di crisi, vi sarebbe la possibilità di compiere quell’ulteriore passo fuori dagli schemi tradizionali provando ad invadere un campo che raramente ci ha visto protagonisti: la politica.

E’ tempo che usciamo dal guscio comodo in cui ci hanno messo, convinti che l’impegno quotidiano sul posto di lavoro sia sufficiente, è necessario un cambio di passo anche in questa direzione, perché come professione intellettuale abbiamo il dovere di rendere le nostre idee accessibili a tutti, perché il valore sociale di una professione si misura anche nella capacità di stare in mezzo alla gente. Questo momento storico ci da la possibilità di giocare il nostro sapere anche su questo terreno.
Dai forza alla nostra voce vota un infermiere!
Perché noi ci mettiamo
TESTA MANI E CUORE !